Eccone alcuni esempi…
Il guava
Un frutto tropicale non molto conosciuto da noi, ma piuttosto interessante per il suo contenuto vitaminico è il guava, frutto esotico dell’omonima pianta, detta anche guaiava o guayaba (il nome scientifico è Psidium guajava).
Il guava, che a prima vista ricorda molto il nostro limone, ha una buccia di colore verde o giallo e una polpa che va dal bianco, al verdognolo fino ad arrivare al rosa-rosso.
Il sapore è gradevole, agrodolce o dolce a seconda delle cultivar e del grado di maturazione. Puoi consumarlo fresco o utilizzarlo per produrre marmellate o succhi.
Le vitamine più rappresentate sono la vitamina C e la vitamina A, ma sono presenti, anche se in minori quantità, alcune vitamine del gruppo B.
Nel guava si trovano anche importanti sostanze antiossidanti (licopene, luteina e beta-carotene) e Sali minerali come il potassio, il fosforo e il manganese.
È un frutto piuttosto ricco di fibre e può aiutare chi soffre di stitichezza. 100 g apportano 68 kcal.
Il babaco
Un frutto esotico molto particolare che puoi presentare in tavola per far colpo sui tuoi amici è il babaco, frutto di un arbusto molto diffuso nelle zone andine e il cui nome scientifico è Carica × pentagona.
Il babaco ha una forma molto particolare, pentagonale, che ricorda un po’ quella del peperone, ma è più longilineo; la buccia è gialla; prima della maturazione completa sono presente delle striature di colore verde. Tagliato a fette si presenta a forma di stella.
La polpa è bianca, cremosa ed emana un buon profumo; il sapore ricorda molto quello dell’ananas.
Puoi consumare il babaco fresco, ma puoi anche sbizzarrirti con qualche strana ricetta sudamericana che lo prevede tagliato a fette e fritto. Puoi anche usarlo per confezionare marmellate o dolci.
In Perù viene consumato un liquore che prevede di far macerare la polpa in aguardiente.
Carambola, il frutto a stella
La carambola, conosciuta anche come star fruit è un frutto tropicale probabilmente originario dell’Indonesia e dello Sri Lanka; non è sempre facile reperirlo nei nostri supermercati, ma c’è da credere che pian piano si affermerà anche da noi; adesso lo si trova soprattutto nel periodo delle feste natalizie.
Curiosa è la sua forma ovale a 5 punte (da cui il nome di frutto a stella); è grande pressoché come una prugna, ha una buccia lucida, piuttosto sottile, dal colore giallo chiaro; la polpa è succosa e croccante; ne esistono due varietà, una dolce (la più diffusa nei Paesi europei) e una acida.
In genere la si usa per decorare le torte o i cocktail, ma può essere mangiata anche da sola, buccia compresa; si può usarla anche come ingrediente di insalate di verdure; ha un gusto che viene descritto come una sorta di mix fra papaya, arancia e pompelmo.
Non è particolarmente calorica (31 kcal/100 g); contiene discrete quantità di vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B; buono anche il contenuto di magnesio e potassio.