Il nostro corpo funge da “biglietto da visita” nel rapporto con gli altri anche perché, e lo sappiamo bene, si è spesso giudicati dalle apparenze. Il corpo diventa facilmente bersaglio di frustrazioni e insoddisfazioni derivanti dal conflitto tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere: spesso si diventa troppo esigenti e si finisce per disprezzarlo.
Da un lato molte di noi non mangiano esclusivamente per nutrirsi ma anche per golosità e/o fattori emozionali; dall’altra questo atteggiamento può sfociare in una vera e propria compulsione se non tenuto sotto controllo.
Anoressia, bulimia e tutti i disturbi e le dipendenze legate al cibo, colpiscono migliaia di donne e rappresentano, soprattutto nel mondo femminile, gravissime patologie sempre più diffuse.
Quasi sempre le pazienti hanno un’enorme difficoltà a riconoscere i propri bisogni e a farsi aiutare, sviluppando angosce e strategie di difesa che si esplicitano nel rifiuto di tutto ciò che viene dagli altri e nell’abnorme controllo del proprio rapporto con il cibo.
La prevenzione delle malattie è il migliore ed il più efficace intervento che spesso trascuriamo. Ci attiviamo solo per curare i sintomi delle patologie quando ci colpiscono.