Presso Residenza Puccini Pistoia per parlare di celiachia
L’alimentazione senza glutine non deve richiamare concetti di rinuncia o limitazione. Infatti, fa parte anche essa dalla dieta mediterranea, caposaldo della nutrizione di noi tutti: andiamo a scoprire la varietà di alimenti naturalmente privi di glutine che ognuno di noi, celiaco e non, consuma giornalmente.
Il celiaco dispone dunque di tutti i componenti per costruire una dieta bilanciata e varia, con una particolare attenzione da prestare nella scelta delle fonti di carboidrati che devono sostituire i cereali vietati. Scelta che non deve ricadere esclusivamente sulla vastissima gamma di prodotti dietetici senza glutine disponibili sul mercato, ma anche sui cereali naturalmente senza glutine come:
Riso Mais Grano saraceno Amaranto Manioca Miglio Quinoa patate castagne
Tutti i tipi di carne, pesce, molluschi e crostacei e Uova
Latte: fresco (pastorizzato), a lunga conservazione
Formaggi freschi e stagionati Yogurt naturale magro o intero panna
Tutti i tipi di verdura e frutta (fresca, essiccata, congelata, surgelata, liofilizzata)
I funghi e tutti i legumi
Caffè, caffè decaffeinato camomilla tè, tisane
Vino, spumante
Miele, zucchero (bianco e di canna)
Burro, burro di cacao Oli vegetali Aceto di vino (non aromatizzato) Aceto Balsamico Tradizionale
Attenzione parlo di tutto questi alimenti considerati come materie prime non manipolate in nessun modo!!
Vi sono decine di migliaia di alimenti senza glutine solo alcune decine con glutine!!
L’incidenza della celiachia nel mondo, in Europa e quindi anche in Italia è andata progressivamente aumentando. In particolare negli anni ’80 l’incidenza era di circa 1 su 2000 soggetti, negli anni ’90 il rapporto mutò in 1 su 1000. Ad oggi l’incidenza è di 1 soggetto su 100 e 9 soggetti su 10 non sanno di essere celiaci. Facendo un rapido conto, se in Toscana vivono circa 3.900.000 abitanti ben 39.000 sarebbero i celiaci presunti. Fino al 2011 sono stati diagnosticati circa 10753 quindi in Toscana teoricamente quasi 28.000 persone non sanno di essere celiache. Perché cosi tanto divario tra questi dati?
Rispetto ad alcuni anni fa , quando si pensava che la celiachia fosse una malattia poco frequente, molti sono stati i progressi in campo diagnostico e la messa a punto di test più attendibili che hanno consentito di scoprire molti più celiaci di quanto si pensasse non solo tra i bambini ma anche tra gli adulti. In questi ultimi la mancata diagnosi di tale condizione può essere legata ad esempio alla scarsa conoscenza della celiachia affiancata dalla difficoltà nel riconoscerla in soggetti celiaci che non presentano sintomi.